giovedì 29 novembre 2012

tutti defunti... tranne i morti


Nel 1976 firma il capolavoro assoluto La casa dalle finestre che ridono, un anno dopo, invece, questo. Quantomeno curioso, visto che si tratta di una parodia della parodia, proprio di quel genere che lo ha reso immortale nella memoria degli amanti del thriller all'italiana, in tutto il mondo.
Ancora più curioso è che Pupi Avati lo faccia con la stessa ghenga di sceneggiatori (Antonio Avati, Gianni Cavina, Maurizio Costanzo) e con quasi gli stessi attori. Premeditato, direi.
Mi fa una rabbia! Avrei voluto vedere Avati solo ed esclusivamente in quel genere, invece no. Lui spazia. Lui fa un po' di tutto. E non lo fa neppure male.
Tra l'altro cita tante di quelle cose, che ogni volta che vedo Tutti defunti... tranne i morti, me ne ritrovo davanti delle altre. Prima di tutto Dieci piccoli indiani di Agatha Christie (portato sul grande schermo per la prima volta da Rene Clair nel 1945) e poi Invito a cena con delitto (ne parlerò, prima o poi), di Robert Moore che già era una parodia del genere. Senza contare che spesso ti sembra di vedere quei film con Alvaro Vitali (per quanto riguarda certe battute) o quelli con Stanlio e Ollio (per certe dinamiche) o addirittura quelli con Bombolo (per certi ceffoni). Forse ci ho visto anche Franco e Ciccio. Non so. La prossima volta controllo. Comunque.
Un film che di sicuro non ti saresti aspettato, e invece eccolo servito. Col delitto. Già.
Perché comunque si tratta di un giallo, c'è poco da dire. Un vero giallo ambientato in un castello dove il ricco proprietario muore e tutti i parenti (i quali ereditano il decadimento della nobiltà) arrivano per dargli sepoltura. Una famiglia grottesca, tra l'altro. A questi si aggiunge un fesso (Carlo Delle Piane visto in Guardie e Ladri con Totò, Un americano a Roma con Alberto Sordi e in tantissimi altri film) che vorrebbe semplicemente vender loro un libro e che si ritrova, suo malgrado, sedotto dalla bellissima Ilaria (Francesca Marciano), vittima di strani incidenti e di clamorose aggressioni, senza contare che tutto sembra partire proprio dal libro che lui sta cercando di vendere. Follia vera.
Come se non bastasse arriva un altro idiota (Gianni Cavina), l'investigatore privato che non capisce, ma non vuole essere aiutato perché lui è serio e ci vuole arrivare da solo. Infatti ha cominciato a fare questo lavoro da bambino. Siamo al completo.
Guardalo perché altrimenti sembra che ti stia prendendo in giro. Guardalo.

Tutti defunti... tranne i morti di Pupi Avati
Italia, 1977
con Carlo Delle Piane, Gianni Cavina, Francesca Marciano

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