mercoledì 13 ottobre 2010

il collezionista #7.8

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...Continua da #7.7
Abe, cieco dalla nascita ma con tanta voglia di vivere, sarà per sempre riconoscente e permetterà a Bruno di morire felice. Ma prima Abe diventerà un luminare, nella scienza, compiendo studi di incredibile importanza che permetteranno all'umanità, a partire dal ventiduesimo secolo, di compiere scelte migliori per vivere vite più felici.
Ogni persona potrà calcolare, infatti, con una percentuale d'errore massima del 10%, le conseguenze delle proprie scelte. Ci vorrà moltissimo tempo, comunque, prima che gli esseri umani imparino a usare questo strumento e nonostante tutto, il pianeta terra, verrà distrutto il 13/04/5711.
Il luminare spinto dall'amore verso suo padre che vedrà invecchiare velocemente e per via della sclerosi multipla che affliggerà sua madre scoprirà un giorno la formula della vita eterna. I suoi genitori, tuttavia, rifiuteranno la sperimentazione perché dalla vita avranno già avuto tutto quello che hanno sempre desiderato. I due moriranno nello stesso momento, sdraiati nel loro letto matrimoniale e mano nella mano, accuditi dal loro amorevole figlio.
Dopo aver capito che la sua scoperta non avrebbe comunque portato a nulla di buono, Abe, se ne sbarazzerà lasciandosi morire di vecchiaia, qualche anno dopo aver ricevuto il Premio Nobel per la scienza, emulando quello che considera il miglior padre possibile.
Paolo posa il bicchiere e già pensa di chiedere un altro J&B. Guarda Francesca che ora fuma una Capri e gli viene una gran voglia di sputarle in faccia tutto il suo amore, ma come al solito è un male passeggero.
Francesca lo guarda per un attimo, con quello sguardo che sembra stia per dirgli tutto. Paolo attende a bocca aperta, perché quasi ci crede, invece Francesca dice:
-Non mi vuole nessuno!-, facendo il broncio come una bambina.
-Non è vero, e lo sai bene. Anzi, ti dico che tu ti approfitti di tutti gli uomini che ti circondano. Sempre li a fare la sconsolata, l'indifesa... Non mi serve una donna così ed è pieno il mondo. Questa debolezza ostentata danneggia i rapporti.-
-Ehi, stai calmino. Ricordati una cosa: se c'è una che non ha bisogno di nessuno, se c'è una che non ha bisogno di essere difesa, se c'è una persona forte, qua dentro, quella sono io. Ricordalo. Tu sei un uomo!-

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