venerdì 6 giugno 2008

cuori in atlantide

Cinque racconti che si riallacciano, che vanno a complementare e chiudere una vicenda che comincia alla fine degli anni sessanta con il racconto Uomini bassi in soprabito giallo.
Bobby Garfield è un ragazzino undicenne che vive con una madre un po' troppo oppressiva. La donna vive di luoghi comuni e stupidi proverbi per poter dimenticare un marito, a suo dire fannullone, e una vita di stenti e sacrifici. Per andare avanti, visto che il suo lavoro alle dipendenze di un viscido personaggio sembra non bastare, affitta il piano di sopra a Ted Brautigan, anziano e misterioso signore.
Bobby trascorre le giornate con Sully e Carol, ma le cose stanno per cambiare, dopo l'arrivo di Ted, e quell'estate sarà per tutti indimenticabile.
In realtà è Bobby a cambiare, a liberarsi di sua madre cominciando dalla lettura di libri (strano?) consigliati dal vecchio vicino. Perde interesse per i suoi coetanei, nonostante dia il suo primo bacio a Carol che è innamorata di lui.
E' il mistero degli uomini bassi in soprabito giallo a catturarlo sempre più. Quelle misteriose figure di cui gli parla Ted e dalle quali dice di scappare da una vita (Ted, come apprendiamo lungo la lettura fa parte di un altro mondo molto caro a King, quello della Torre Nera). Ted ha un particolare potere, quello di vedere la vita degli altri, presente, passata e futura, con il semplice contatto. E con il semplice contatto è in grado di trasferirne un'infinitesima parte agli altri.
Poi gli eventi precipitano, Carol viene picchiata a morte, Ted viene scovato dagli uomini bassi in soprabito giallo, sua madre viene violentata dal suo capo e Bobby oltre che cercare di aiutare tutti si ritrova quasi a ripercorrere le strade già fatte da suo padre... ha solo undici anni, accidenti!
Ma la vita, o lo scrittore King, non dimentica nulla e spesso pare dare a ciascuno ciò che si merita.
La storia potrebbe finire qui, anche al cinema hanno preso solo questo racconto (Uomini bassi in soprabito giallo) per farne il film (Cuori in Atlantide).
Non vi siete mai chiesti cosa succede ai personaggi quando finisce la storia che avete letto? O che avete visto al cinema? Ecco, in questo libro avete la risposta.
Cuori in Atlantide è il secondo racconto. Qui ritroviamo Carol, nell'università del Maine, impegnata a stare dietro a un idiota che pensa solo a Cuori (gioco di carte famosissimo anche tra i soldati americani in Vietnam. "Caccia alla stronza!") e non passando gli esami rischia fortemente di andare in guerra e farsi uccidere. Scopriamo che dopo la partenza di Bobby, lei si è lasciata conquistare da Sully, fino alla sua partenza in Vietnam. Ma è a Bobby che pensa in cuor suo e a quello che accadde quand'erano ragazzini. A quando le salvò la vita e la portò da Ted. Alla madre di Bobby che la trovò seminuda tra le braccia del vecchio e alle conseguenze...
Carol odia la guerra e da buona pacifista entra a far parte di un gruppo di attivisti, ma molto presto capirà sulla propria pelle che non esiste scontro senza perdite.
Willie il cieco è il terzo racconto. Uno strano racconto, a mio avviso fantastico. Un reduce dal Vietnam che finge di essere qualcun altro (per espiare le colpe commesse in gioventù, quando picchiò a morte una ragazzina) solo per poter essere qualcosa di diverso ancora, Willie il cieco, appunto, il mendicante che fa parecchi soldi ogni giorno.
Perchè siamo finiti in Vietnam è il racconto crudo di come quella guerra sia stata pura follia e degli effetti disastrosi sui reduci. Incontriamo ancora Sully e non lo lasciamo fino alla sua stranissima fine...
L'ultimo racconto, dal titolo Scendono le celesti ombre della notte, finalmente ci ripropone Bobby, invecchiato di quarant'anni che dopo tante peripezie, carcere compreso, è diventato un fotografo affermato. E' tornato nella sua città ma non trova nulla di ciò che conosceva. A prima vista.

Cuori in Atlantide - Stephen King
Sperling & Kupfer Editori S.p.A.
584 pp

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